LE NOZZE DI FIGARO, OSSIA LA FOLLE GIORNATA.
Le nozze di Figaro è un’opera buffa musicata dal compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) composta tra il 1785 e 1786. Il libretto dell’opera è stato scritto da Lorenzo Da Ponte, autore di molti altri testi lirici. Egli aveva preso ispirazione dalla commedia omonima dello scrittore francese Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, pubblicata nel 1778.
L’opera è stata messa scena per la prima volta in Austria, al teatro viennese di Burgtheater, nel 1786. L’opera fa parte di una trilogia insieme a Il Barbiere di Siviglia musicato da Gioacchino Rossini nel 1816 e a La Madre Colpevole messo in musica dal compositore francese Darius Mihaud nel 1964. Quest’ultima opera, a differenza delle altre, è un dramma ed ha riscosso minore successo. Mozart ha musicato altre due opere in italiano: Il Don Giovanni e Così Fan Tutte. L’italiano era infatti considerato al tempo la lingua più adatta per l’opera lirica.
PERSONAGGI
IL CONTE DI ALAMAVIVA: baritono
LA CONTESSA DI ALMAVIVA: soprano
SUSANNA (promessa sposa): soprano
CHERUBINO (paggio di corte): mezzosoprano
MARCELLINA: mezzosoprano
DON BARTOLO (medico di Siviglia): basso
DON BASILIO (maestro di Musica): tenore
DON CURZIO (giudice): tenore
BARBARINA (figlia del giardiniera): soprano
ANTONIO (giardiniere e zio di Susanna): basso
Leggi la trama completando il testo con la parola mancante.
ATTO PRIMO



Aria di Cherubino
"Non so più cosa son, cosa faccio"
Non so più cosa son, cosa faccio,
or di foco, ora sono di ghiaccio,
ogni donna cangiar di colore,
ogni donna mi fa palpitar.Solo ai nomi d'amor, di diletto,
ogni donna cangiar di colore,
ogni donna mi fa palpitar.Solo ai nomi d'amor, di diletto,
mi si turba, mi s'altera il petto
e a parlare mi sforza d'amore
un desio ch'io non posso spiegar.
Non so più cosa son, ecc.
Parlo d'amor vegliando,
parlo d'amor sognando,all'acqua, all'ombre, ai monti,
ai fiori, all'erbe, ai fonti,
all'eco, all'aria, ai venti,
che il suon de' vani accenti
portano via con sé.
Parlo d'amor vegliando, ecc.
E se non ho chi m'oda,
parlo d'amor con me.
e a parlare mi sforza d'amore
un desio ch'io non posso spiegar.
Non so più cosa son, ecc.
Parlo d'amor vegliando,
parlo d'amor sognando,all'acqua, all'ombre, ai monti,
ai fiori, all'erbe, ai fonti,
all'eco, all'aria, ai venti,
che il suon de' vani accenti
portano via con sé.
Parlo d'amor vegliando, ecc.
E se non ho chi m'oda,
parlo d'amor con me.
SOLUZIONI
foco = fuoco
cangiar = cambiare
vegliando = da sveglio
oda= ascolta, senta
Aria di Figaro
"Non più andrai farfallone amoroso"
Non più andrai, farfallone amoroso,
notte e giorno d'intorno girando,
delle belle turbando il riposo,
Narcisetto, Adoncino d'amor, ecc.
Non più avrai questi bei pennacchini,
quel cappello leggiero e galante,
notte e giorno d'intorno girando,
delle belle turbando il riposo,
Narcisetto, Adoncino d'amor, ecc.
Non più avrai questi bei pennacchini,
quel cappello leggiero e galante,
quella chioma, quell'aria brillante,
quel vermiglio donnesco color.
Non più andrai, ecc.
Tra guerrieri poffar Bacco!
Gran mustacchi, stretto sacco,
schioppo in spalla, sciabola al fianco,
collo dritto, muso franco,
o un gran casco, o un gran turbante,
molto onor, poco contante,
ed invece del fandango,
una marcia per il fango,per montagne, per valloni,
colle nevi, e i solleoni,
al concerto di tromboni,
di bombarde, di cannoni,
che le palle in tutti i tuoni
all'orecchio fan fischiar.
Cherubino alla vittoria,
alla gloria militar!
quel vermiglio donnesco color.
Non più andrai, ecc.
Tra guerrieri poffar Bacco!
Gran mustacchi, stretto sacco,
schioppo in spalla, sciabola al fianco,
collo dritto, muso franco,
o un gran casco, o un gran turbante,
molto onor, poco contante,
ed invece del fandango,
una marcia per il fango,per montagne, per valloni,
colle nevi, e i solleoni,
al concerto di tromboni,
di bombarde, di cannoni,
che le palle in tutti i tuoni
all'orecchio fan fischiar.
Cherubino alla vittoria,
alla gloria militar!
SOLUZIONI
vermiglio = rosso
mustacchi = baffi
schioppo = fucile
solleone = caldo torrido, estivo
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