UNA PASSEGGIATA AL MUSEO d'ARTE SINEBRYCHOFF a HELSINKI.
I Sinebrychoff e la collezione di opere d'arte.
Il museo
Sinebrychoff non è solo un’eccezionale museo internazionale di arte antica, ma
costituisce anche un tassello importante nella storia della Finlandia.
Paul and Fanny Sinebrychoff |
Il nome
Sinebrychoff è legato alla produzione della birra e la manifattura sotto questo
marchio continua ancora oggi. La famiglia Sinebrychoff arrivò in Finlandia in
un periodo in cui il Paese passò dal dominio svedese a quello russo (1808) e
conseguentemente Helsinki divenne la nuova capitale (1812). Intorno al 1817, il
mercante russo Nikolai Sinebrychoff (1888–1948) trasferì i propri affari sul
mercato finlandese. In quell’anno inoltre egli ottenne la licenza per la
produzione della birra e la distillazione dei liquori dando un nuovo impulso ai
suoi profitti. L’investimento si rivelò particolarmente fortunato e
remunerativo specialmente in concomitanza alla conversione della licenza in monopolio nel
1931. Alla morte di Nikolai, scapolo e senza figli, le redini passarono al
fratello Paul (1794-1883) che consolidò ed espanse gli affari di famiglia. In seguito il
magnate si sposò, già ormai cinquantenne, con Anna (1830-1904), una donna molto più
giovane di lui e figlia della governante di casa. Alla morte del marito ella
ereditò la maggioranza delle quote dell’azienda che continuò ad amministrare
fino alla sua morte nel 1904.
Sebbene Paul
junior fosse il figlio minore, fu lui ad ereditare la gestione
dell’amministrazione dell’azienda che sotto la guida della madre aveva
continuato ad espandersi. Paul aveva anche un altro interesse che gli stava
particolarmente a cuore: il collezionismo di opere d’arte. Nel 1883 il giovane rampollo milionario sposò
Fanny, un’attrice molto stimata e dalla carriera promettente, ma che abbandonò a
stagione teatrale avviata per convolare a nozze. La coppia in seguito alle
nozze trascorse un anno viaggiando per l’Europa, visitando musei e collezioni.
Iniziarono così anche loro a raccogliere opere con l’intenzione di costituire
una raccolta che fosse all’altezza di quelle nobiliari europee da consegnare
come lascito alla provinciale Finlandia dove, mancando una tradizione
aristocratica locale, le opere d’arte antica scarseggiavano. Paul, che durante
il giorno gestiva gli affari dell’azienda, trascorreva le notti a studiare, a mantenere
la corrispondenza e a tenersi aggiornato sul mercato artistico internazionale.
Nonostante l’acquisita fine conoscenza dell’arte, egli si doveva affidare ad intermediari
per gli acquisti delle opere soprattutto a causa del limitato tempo a sua
disposizione e della lontananza dai maggiori centri artistici (di cui il più
vicino era Stoccolma).
Lo Studio |
Ritratto di ragazzo di Frans Luyckx |
Paul cercò sempre di acquistare opere di grande valore e
qualità, tenendo sempre a mente problematiche come lo stato di conservazione e
l’originalità. Inizialmente egli favorì opere svedesi del XVIII secolo che
riflettevano la vita di corte a cui Sinebrychoff avrebbe voluto essere associato
(nonostante le proprie radici russe). In seguito, e soprattutto per influsso
del giovane storico dell’arte Osvald Sirén che era diventato dal 1901 il suo
consigliere personale, iniziò ad acquistare opere olandesi del XVII secolo
(collocate nel suo studio). Ad ogni modo l’elemento comune e peculiare della
sua collezione rimane il genere del ritratto. Forse per la volontà di crearsi
un sorta di albero genealogico e famiglia allargata o forse per la mancanza di
prole, i personaggi raffigurati nei dipinti diventarono parte dei loro
affetti personali, come per esempio nel caso del Ritratto di ragazzo di Frans Luyckx. L’antipatia per un soggetto poteva
tradursi nel rifiuto di acquistare un dipinto, indipendentemente dal suo valore
o qualità.
Paul muore nel
1917, poco prima della dichiarazione dell’indipendenza Finlandese e senza
eredi. Fanny però realizzò il loro progetto donando le opere d’arte allo stato
finlandese nel 1921. Morirà pochi mesi dopo. La villa dei Sinebrychoff viene
invece acquistata dallo Stato nel 1975 e in seguito riportata al suo aspetto
originario grazie all’ausilio di fotografie scattata nel 1912, al tempo di
Fanny e Paul. Sono stati ricostruiti nei dettagli ambienti ed arredo di quattro
stanze: i due saloni, lo studio e la sala da pranzo. La collezione al tempo
infatti era stata parte integrante dell’ambiente domestico e i mobili e gli
elementi d’arredo riflettevano lo stile e l’epoca dei dipinti ivi collocati.
Il Salone Imperiale |
In seguito alla destinazione della villa a museo di arte antica sono confluite anche altre collezioni o opere donate al museo della stessa epoca. In particolare sono degni di nota i dipinti dei maestri primitivi italiani provenienti dalla collezione del professor Eliel Aspelin-Hääpkyla.
Fonti:
-Sinebrychoff art collection. A celebratory exhibition. Kerava Art Museum
27.4 –13.6.1993 and Museum of Foreign Art Sinebrychoff 1.7–29.8.1993. Helsinki,
1993.
-Keltanen, Minerva, ed. From Collectors’s Home to Art Museum. Helsinki: Sinebrychoff Art
Museum Publications, 2003.
-http://www.sinebrychoffintaidemuseo.fi
-Foto: dal sito del museo
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